Attività di ricerca

L’impegno dell'Unita di ricerca è concentrato nella ricerca economica applicata nei settori dell’economia agraria, agroalimentare e delle risorse naturali, con un approccio in grado di fornire una solida base per la ricerca collaborativa multidisciplinare e interdisciplinare su sistemi agricoli e alimentari sostenibili. I tre ambiti di ricerca sono comunque integrati fra loro, con diversi punti di contatto ed interazione, come sintetizzato dalla figura:

 

 

Ambito di ricerca economia e politica agraria

 

Area di ricerca agricoltura biologica e biodinamica

Studio dell’efficienza economica dell'agricoltura biologica e biodinamica dal 1990 con approccio multidisciplinare in collaborazione con Istituzioni attive nella ricerca in agricoltura biologica e biodinamica (Fondazione Italiana per la Ricerca in Agricoltura Biologica e Biodinamica - FIRAB), con diverse pubblicazioni in ambito nazionale; il grado di maturità in tale ambito è consolidato. La progettazione in corso a livello europeo (Call Core organic) e locale (PSR misura innovazione) riguarda la sostenibilità economica delle filiere bio e biodinamiche secondo l’approccio  from field to fork e vede il coinvolgimento della University of Copenaghen e dell’Università di Bologna.

 

Area di ricerca agricoltura periurbana

È un’area di ricerca consolidata da studi decennali sviluppatesi inizialmente grazie ad un dottorato in cotutela con l’Institut des Sciences et Industries du Vivant et de l’Environnement Agro Paris Tech, Ecole doctoral ABIES (Paris) e proseguito fino ad oggi con l’Université Rennes 2. Attualmente i temi affrontati riguardano “Urban Horticulture and Well-being” e “Business models in urban farming”. La progettazione in corso riguarda collaborazioni con i colleghi dell’Università di Torino.

 

 

Area di ricerca agricoltura sociale

E’ un’area di ricerca nata da interessi scientifici ma soprattutto dalla richiesta della società civile che ha dato un forte impulso alla progettazione a livello locale e nazionale. I temi trattati sono diversi e in forte evoluzione, in particolare riguardano: i) Social farming  as a tool for socio-spatial transformation; 2) Social farming and work inclusion initiatives; iii) Evaluating consumer perceptions of social farming. La progettazione in corso riguarda collaborazioni con i colleghi del dipartimento FISUFF e DISP dell’Università di Perugia, dell’Università di Pisa e con Wageningen University and Research Center.

 

Area di ricerca analisi economica della precision farming

Si concentra nell’analisi degli impatti delle tecnologie per l’agricoltura di precisione e per l’agricoltura 4.0 nei processi produttivi delle aziende agricole. I dati e le informazioni provenienti dai diversi sistemi sono utilizzati per il miglioramento della gestione economica e finanziaria dell’impresa e come supporto per la definizione dei parametri contrattuali. Nell’ambito di questa area sono attivi il Progetto Kverneland, dedicato all’analisi dei benefici economici delle tecnologie per l’agricoltura di precisione, finanziato da Kverneland Italia; progetto FiLO, finalizzato al miglioramento dell’efficienza organizzativa delle filiere, finanziato dalla misura 16.1 del Psr dell’Umbria; Progetto Precision Tobacco, dedicato all’introduzione di avanzate tecnologie per l’agricoltura di precisione nel mondo del tabacco, finanziato dalla misura 16.2.2 del Psr dell’Umbria; convenzione con Abaco, che prevede la realizzazione di un gestionale agricolo alimentato da dati provenienti dai sistemi per l’agricoltura di precisione.

 

Area di ricerca politica agraria

Analisi degli impatti economici della Politica Agricola Comune (PAC), analisi e valutazione della distribuzione degli aiuti della PAC alle aziende agricole, studio dell’efficienza di trasferimento delle varie forme di sostegno al reddito, valutazione delle politiche di mercato e analisi dell’impatto delle politiche di sviluppo rurale. Collaborazioni e attività di assistenza tecnica nei confronti di Istituzioni nazionali e regionali (MIPAAFT, Regione Umbria) e organizzazioni professionali (Coldiretti, Cia), nonché vaste a diffusa attività seminariale di divulgazione in materia di politica agricola.

 

Area di ricerca sviluppo locare rurale

Lo studio dello sviluppo locare rurale è un’area di ricerca che si pone all’intersezione fra l’interesse per i processi di sviluppo socio-economico de i sistemi locali e l’interesse per le trasformazioni che nei decenni recenti hanno riguardato i territori rurali. L’ipotesi fondante di tale studi è che lo sviluppo dei sistemi locali possa assumere le caratteristiche più diverse (distretti industriali, poli industriali, distretti turistici, sistemi urbani, etc...) e che una di queste caratteristiche sia il cosiddetto sviluppo rurale, ossia uno sviluppo che al tempo stesso consista in un’evoluzione “conservativa” delle società rurali locali. Un’evoluzione che riesce a fare leva proprio sulle caratteristiche peculiari del mondo rurale: agricoltura di qualità, amenities ambientali, conoscenze artigianali e manifatturiere secolari, attenzione all’offerta di beni relazionali, fruizione di stili di vita lontani dai congestionamenti del mondo urbano e metropolitano, modelli di welfare imperniati sulla tenuta dei legami interpersonali di matrice comunitaria.

 

Area di ricerca economia regionale

Lo studio dell’economia regionale, inteso tanto a livello di apparato teorico quanto a quello di scrutinio delle evidenze empiriche, è diventato quanto più attuale alla luce della grande recessione economica innescatasi dieci anni fa. Questo perché le reazioni alla recessione stessa sono stati molto diversi, nel nostro Paese ma non esclusivamente nel nostro Paese, da regione a regione. Il caso dell’Umbria merita un focus particolare perché gli effetti della grande recessione si sono “agganciati” a quelli di un vero e proprio declino originatosi a cavallo fra gli anni Novanta e il primo decennio del nuovo secolo. Appare evidente come in un quadro simile sia necessario analizzare le stesse prospettive di sviluppo del settore agricolo e più in generale agro-industriale che in Umbria ha sempre grande peso relativo.

 

Area di ricerca storia del pensiero economico

Gli studi del pensiero economico sono concentrati in particolare su quella che può essere considerata una scuola italiana di pensiero economico-agrario: la scuola originatasi grazie all’opera di Arrigo Serpieri, che ha fuso in un sistema unitario le elaborazioni sull’economia della produzione sedimentatesi nelle Scuole (Istituti) Superiori di Agricoltura nella seconda metà dell’Ottocento e l’analisi strutturale macroeconomica dell’agricoltura ispirata dai principi dell’economia politica. La scuola fondata così di Serpieri ha poi avuto modo di differenziarsi lungo linee diverse, con il filone più stettamente serpieriano ispirato da Mario Bandini,  il filone bolognese promosso da Giuseppe Tassinari e il filone porticese animato da Manlio Rossi Doria.

 

 

 

Ambito di ricerca economia e politica agroalimentare

 

Area di ricerca agribusiness e marketing management

Le aree di ricerca”agribusiness” e “marketing management” nelle Aziende Agricole e PMI agroalimentari sono impegnate nell’incrementare la Value Proposition. Il quadro metodologico e concettuale dell’analisi di competitività dei sistemi di offerta dell’Agribusiness è da ricollegare all’economia neo-istituzionale con metodi di indagine che prediligono l’analisi di campo lungo la catena del valore. Sul fronte del marketing management applicato al food, i temi di ricerca si concentrano sull’analisi del consumatore e sugli avanzamenti metodologici per l’analisi propri della disciplina.

I progetti più recenti si concentrano sullo studio dell’impatto delle tecnologie blockchain nei sistemi di offerta del “food” a livello nazionale e internazionale. Per lo studio sono stati presentati tre progetti di ricerca: il primo a valere sul Bando PRIMA dell’UE in collaborazione con, l’Università di Firenze, il CHIEAM di Creta e tre università del sud del mediterraneo; un secondo progetto (finanziato) alla Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia (Agrichain) prevede lo sviluppo della certificazione Blockchain per gli oli DOP, ed un terzo sul bando FISR Nazionale in collaborazione con i colleghi di informatica di Perugia e Cagliari.

 

 

Ambito di ricerca economia e politica delle risorse naturali

 

Area di ricerca valutazione dei servizi ecosistemici

È un’area di ricerca consolidata da studi più che decennali, con particolare riguardo anche agli agro-ecosistemi; attività svolta e ancora in corso di sviluppo in ambito di progetti LIFE (Progetto Life Sun attualmente concluso e Progetto life Integrato IMAGINE in corso di redazione) e attraverso la collaborazione con la  Vytautas Magnus University (precedentemente  Aleksandras Stulginskis University).

 

Area di ricerca valutazione del paesaggio agrario

È un’area di ricerca consolidata da studi più che decennali, con particolare riguardo ai paesaggi tradizionali dell’agricoltura italiana per la definizione di modelli interpretativi multidisciplinari finalizzati alla pianificazione e alla gestione. Progetti sviluppati attraverso progetti europei, nazionali e locali (TRUSTEE, PRIN,  Cassa di Risparmio di Perugia, Ricerca di Base. Si sono consolidati rapporti di ricerca con i colleghi delle Università del Molise, di Napoli e di Padova nonché con il gruppo di architetti paesaggisti del Politecnico di Milano. La progettazione in corso a livello europeo riguarda il tema del “cultural landscapes into hubs of entrepreneurship” e vede il coinvolgimento dell’Instituto de Ciencias sociais da Universidade de Lisboa.

 

Area di ricerca economia circolare

Studio dell’attivazione di filiere di recupero da scarti (potature; olii esausti) e culture dedicate in area marginale per lo sviluppo di un’economia circolare; attività di recente avvio, sviluppata nell’ambito dei Gruppi Operativi della Regione Umbria (Progetto Forte) ma anche in collaborazione con la Riga Technical University, con cui si sta attualmente collaborando.

 

Area di ricerca metodologie per la valutazione della sostenibilità a livello territoriale

Attività consolidata da studi più che decennali, in collaborazione con ARPA Umbria e con il coinvolgimento dell’Università di Malta, Università di Alicante e Università di Malaga; le future attività di sviluppo della ricerca prevedono a livello nazionale il coinvolgimento dell’Istituto Superiore per la Ricerca Ambientale (ISPRA) e dell’ENEA.

 

Area di ricerca analisi degli impatti ambientali delle filiere produttive

Studi sull’impronta di carbonio della zootecnia convenzionale, biologica e biodinamica (progetto Bovinprint2020 con finanziamento FEASR 2006-2013), in collaborazione con ricercatori del DICA, Ciriaf, Istituto Zooprofilattico per l’Umbria e le Marche. Con finanziamento triennale PSR UMBRIA 2014-2020 - FEASR 2014-2020 studio di natura multidisciplinare sulle valutazioni dell’impronta carbonica specificatamente ai metodi dell’Agricoltura Biologica, mettendo a punto un applicativo per la valutazione economica ed ambientale, mediante calcolo della Carbon Footprint dei processi/prodotti in agricoltura biologica. Con finanziamento del Ministero della Sanità, in collaborazione con l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale per l’Umbria e le Marche  collaborazione di ricerca nell’ambito della zootecnia ovina nei Parchi della Regione Abruzzo; trattasi della valutazione economica ed ambientale  - sulla base della quantificazione dell’impronta carbonica derivata dalle attività in essere.

Studi LCA ed LCC di attività agrozootecniche nell’ambito di progetti PSR Umbria Misura Innovazione e in collaborazione con l’Università di Milano Bicocca  e la Technical University of Riga.

Studi di LCA di attività agroenergetiche nell’ambito di progetti PSR Umbria Misura innovazione e in collaborazione con Dipartimento di ingegneria civile e ambientale.

Studi di LCC and S-LCC nella filiera olivicola nell’ambito del progetto Life Olive4Climate.